Il sorrisone di Alberto Bucci ha illuminato il maxischermo del Dall'Ara. Beneaugurante, giacché l'ultima vittoria interna risaliva a settembre.

7 punti di Mihajlovic in 6 partite, proiettati su 17 sarebbero 20. Inzaghi ne aveva fatti 14 in 19, sommati sarebbero 34, comunque troppo pochi. In ogni caso due vittorie in sei gare è una percentuale dignitosa ma soprattutto dimostra ancora una volta che i cambi vanno fatti per tempo.

Intanto c'è chi ha cambiato programma, ovvero Lino Saputo, già in Italia e coscienzioso nel far sentire il "peso" della famiglia in una giornata fondamentale. Siccome c'é stato chi ha scritto che l'agenda di Joey prevede scansioni immodificabili di 6 mesi in 6 mesi (adesso, neanche Trump!) voglio per prima cosa segnalare che non è che tutto quello che ci viene raccontato è vero per forza. Saremmo in realtà qui, come giornalisti, proprio a esercitare una indispensabile funzione di filtro. In ogni caso, prendendo per buona la versione ufficiale, da quella regola si discosta evidentemente il papà, il quale ha fiutato aria pesa e si è presentato, con senso del dovere, a casa: era vicino ma non era scontato.

Sì, il Dall'Ara è casa sua, anche se talora non sembra. A tutti fa piacere vedere una proprietà che ci tiene anche "fisicamente" (che ripianino le perdite è un dato positivamente scontato, lo hanno sempre fatto).

Per chiudere il capitolo, la storia del biglietto un doppio effetto lo ha sortito: soldi a Bimbo Tu e la famiglia coinvolta. Non male per dei provocatori.

Sul piano tattico, credo che la prestazione abbia corrisposto a un'ideale "medietas". Tra un improduttivo scintillio e la stitichezza di epoca inzaghiana è arrivata una partita "average", con due inediti (rigore e gol di Soriano), un pizzico di natica sulla traversa di Joao Pedro, uno Skorupski e uno Dzemaili monstre. 

Dei dati aritmetici della partita colpiscono il numero dei tiri rossoblu (17 contro 7) e il numero di attacchi centrali del Cagliari, quasi tutti, opposti ai nostri sulle fasce. Orsolini e Djiks hanno lavorato come dei grandi. A dispetto del fatto che la precisione dei passaggi è stata migliore da parte isolana (centrocampo più bravo nel palleggio).

Ora abbiamo tre gare fattibili (Chievo, Parma e Sassuolo) più l'Empoli.

Io ci credevo poco, sono sincero, ma ora sono più ottimista.

Sezione: Director's cut / Data: Lun 11 marzo 2019 alle 12:00
Autore: Alberto Bortolotti
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