È una vittoria che può valere una stagione quella di giovedì scorso, una di quelle classiche partite in cui in ballo non ci sono solo 3 punti, ma qualcosa di più. Un sorpasso, una consapevolezza, una presa di coscienza. Il 2 a 1 contro il Milan ha rilanciato le ambizioni europee del Bologna, che adesso non ha nessuna intenzione di fermarsi.
Sono diversi gli aspetti però da analizzare. Il primo è quello del carattere. I felsinei infatti arrivavano alla sfida da sfavoriti, anche grazie a una statistica assurda: il Bologna non vinceva contro il Milan dal 2016. Erano i rossoneri di Sinisa Mihajlovic, con Bacca, Montolivo, Honda, Mexes e Donnarumma. Era il Bologna di Donadoni, con Mirante, Gastaldello, Brighi, Destro. E Giaccherini, che firmò proprio quel giorno il gol della vittoria. Sono passati quasi 10 anni e ora i rossoblu sono tornati a vincere. Stavolta la firma d’autore è quella di Castro e di Ndoye, che hanno ribaltato il gol iniziale di Leao. Ora pensare a un piazzamento europeo è più facile, anche se la strada è tutta in salita. Ne è convinto anche il direttore sportivo degli emiliani, Marco Di Vaio, che proprio prima della sfida con il Milan parlava così: “Per noi è un obiettivo provare a rientrare in Europa. Il gruppo si è allargato, è rientrata anche la Roma. Non è facile, lo sappiamo. Per noi sarebbe importante tornare in Europa per dare continuità”.
Il gruppo si è allargato, dice giustamente Di Vaio. Come spiegano gli analisti del sito Gaming Report, la corsa per l'Europa è veramente sempre più affollata. Se per la Champions i discorsi sembrano fatti tra Inter, Napoli, Atalanta e Juventus (anche se la perenne crisi della squadra di Motta rilancia le ambizioni della Lazio), più confusione c’è per i piazzamenti di Europa e Conference League. Le pretendenti sono note: ci sono i biancocelesti di Baroni che sono quasi certi di strappare un pass europeo, c’è la Fiorentina di Palladino che ha ripreso a girare dopo una brusca battuta d’arresto, c’è il Milan, che nonostante le critiche e le prestazioni altalenanti, ha la rosa meglio assortita per lottare fino in fondo e infine c’è anche la Roma, che grazie allo scorso turno ha conquistato terreno sulle dirette pretendenti e ora è lassù insieme alle altre.
E poi c’è il Bologna, che dopo la sconfitta nel derby regionale con il Parma ha ripreso il suo cammino. Un cammino che può portare all’Europa anche passando per la Coppa Italia. Dopo l’eliminazione dell’Atalanta e la sorprendente vittoria dell’Empoli contro la Juventus, la squadra di Vincenzo Italiano “vede” la finale. Le semifinali si giocheranno ad aprile, ma ovviamente il Bologna è favorito. In finale si ritroverebbe una tra Inter e Milan. E chissà che beccando i rossoneri non si possa replicare il successo di qualche giorno fa.
Discorsi futuri, sogni, speranze. Ora bisogna tornare con i piedi per terra e guardare la prossima sfida. Il sogno Europa va coltivato giorno dopo giorno, passo dopo passo.
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