Se delle volte compissimo lo sforzo di guardare oltre Porta Saragozza, scopriremmo che nello stesso momento in cui sbarca in Italia CR7 (ma viene poi anche venduto Allison...) il nostro Bologna fatica contro quella che una volta si sarebbe chiamata la"De Martino" del Southampton

E ciò che a noi induce dubbi, riflessioni, pensieri (di base: deve stimolarci a concedere tempo allo staff tecnico e ai giocatori), all'estero suscita ilarità. Tanto che un ragazzo tifoso dei Saints entra nella chat del profilo Facebook del Bologna che trasmette live la partita e candidamente confessa il suo stupore: "is this Bologna first team?". Cioè: come, non riuscite con i titolari a battere i nostri cinni?

Giova ricordare, en passant, che nella scorsa Premier il Southampton ha chiuso brillante (...) diciassettesima con 36 punti su 38 giornate, 3 in meno del Bologna in serie A. E se la nostra Primavera è retrocessa, sempre brillantemente, i Saints versione junior hanno grosso modo ottenuto il medesimo risultato, sesti nel secondo gruppo delle academies. Diciottesimi in totale. 

Insomma la prima squadra, i senior, di coloro i quali ci hanno a lungo inchiodato sullo 0-0 - prima del rigore di Falcinelli - valgono come noi, i giovani dovrebbero, e il condizionale è d'obbligo, stare un gradino sotto. Invece non è stato così.  Ci sono mille attenuanti, certo. Il lavoro pesante, gli schemi da assimilare, i nuovi da inserire, qualche acciacco e anche la voglia di chiudere questa prima parentesi, per quanto positiva, di Pinzolo.

Qualche giorno a casa e nelle familiari stanze di Casteldebole, poi Austria e Sud Tirolo. Per due amichevoli decisamente più probanti, quindi sarà Coppa Italia, verosimilmente contro il Padova di Bisoli. E il campionato giungerà inevitabile. 

Il punto pare essere - al momento - sempre quello. Una qualità modesta a metà campo a cui fa da contraltare una ridotta potenza offensiva. Senza Verdi e Di Francesco non siamo di certo migliorati, in partenza. Che ciò possa avvenire è certamente una eventualità,ma anche no. Tutto continua a essere sostanzialmente indecifrabile, i dubbi generati dalle scorse stagioni non sono risolti dalla ritrovata belvaggine voluta dal tecnico: l'applicazione conta, ma anche le attitudini di base non scherzano. 

Al momento c'è Inzaghi, ci sono le sue idee e poco più. "Ci teniamo a non prendere gol" va bene ma non è sufficiente. Vuol giocare in modo organizzato e intenso, partire bene, con giocatori funzionali? Perfetto. Ma un po' di qualità non guasterebbe.

Sezione: Director's cut / Data: Lun 23 luglio 2018 alle 12:05
Autore: Alberto Bortolotti
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