Marco Macina, sammarinese ex attaccante di Bologna e Milan, in una lunga 'intervista alla Gazzetta dello Sport racconta la sua sfortunata carriera conclusasi a soli 25 anni dopo un infortunio al ginocchio. Macina, dotato di una grandissima classe, negli anni '80 era considerato uno dei maggior talenti del calcio italiano, tant'è che Niels Liedholm lo volle al Milan. Arrivò al Bologna a 14 anni insieme a Mancini e Macina racconta il periodo bolognese. Eccone uno stralcio: "Mancini ultimamente ha dichiarato che ero più forte di lui. A 14 anni facevo gol a valanga, saltavo come birilli i ragazzi della mia età. Qualcuno mi segnalò all'Inter, mi fissò un provino. Lo saltai per la febbre. Una settimana dopo mi portarono al Bologna, c'era anche Mancini. Ci presero entrambi per mandarci con i più grandi. Fu dura: eravamo senza protezioni e in poco tempo fummo catapultati in prima squadra". Nell'ottobre del 1981 l'esordio in serie A contro la Juve: "Il Bologna in quella stagione lottava per la salvezza, io e Mancini eravamo i più bravi: lui era un finalizzatore, a me piaceva creare la superiorità partendo sulla fascia. Roberto diventa titolare grazie ai gol, a me non capita. Finiamo in B, resto lui va alla Samp. La stagione successiva è un altro flop. In mezzo al caos segno qualche gol ma non basta: seconda retrocessione. Nel frattempo ero stato uno dei leader della Nazionale di categoria, finire in C sarebbe stato troppo e allora il Bologna mi girò in prestito in B all'Arezzo e poi al Parma. A fine ottobre Liedholm mi vuole al Milan, l'acquisto si chiude ma non posso andare in quella stagione perché il terzo tesseramento era vietato. Andai dopo ma quel particolare cambiò molto perché trovai davanti a me Paolo Rossi, Hateley e Virdis. Se tornassi indietro non andrei al Bologna: ero troppo giovane. Rimpianti? No, doveva andare così. Fare l'allenatore? Troppo tardi, però mi piacerebbe rientrare nel mondo del calcio. Sarebbe bello far parte dello staff di Mancini, in qualsiasi ruolo".

Sezione: Rassegna stampa / Data: Sab 27 maggio 2017 alle 12:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: BN Redazione
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