Come per l’Under 17, è sempre continuata l’attività anche per l’Under 16 di Denis Biavati, che, come ci racconta il tecnico, ha spostato il focus dell’allenamento dal lavoro collettivo al miglioramento del singolo individuo. Allo stesso tempo, per ragazzi così giovani non è nemmeno semplice tenere alta la concentrazione senza l’obiettivo settimanale: «Ma sono contenti, si sono ambientati tutti, compresi i nuovi arrivati e chi è tornato a Casteldebole dal rispettivo prestito: vengono al campo volentieri, anche perché hanno problematiche come le scuole chiuse, e questo a noi – forse – dà una mano perché sono adolescenti, quindi vogliosi di fare attività»
Mister, ti aspettavi il prolungamento della sospensione del campionato?
«Era intuibile: i casi, a livello nazionale, sono andati in crescendo sino a fine novembre; ora sembra che la curva stia calando, ma immaginavo non avremmo ripreso prima della pausa natalizia. Non sappiamo ancora la data precisa, vedremo se inizierà la Primavera e poi le altre categorie a scalare».
Come vi siete allenati in questo periodo e come continuerete a farlo nel prossimo mese?
«Abbiamo cambiato un pochino il metodo di lavoro settimanale, in quanto non avendo più le partite, ci stiamo attrezzando per migliorare il singolo ragazzo, quindi le doti individuali. Per cui, c’è stato un cambiamento abbastanza marcato».
Ci sono degli aspetti, secondo te, che hai potuto notare nei tuoi ragazzi, per i quali avresti trovato più difficoltà nel caso il campionato si fosse svolto regolarmente?
«Al di là del fatto che che abbiamo giocato solo due partite, comunque la conoscenza del gruppo e della personalità singola dei giocatori io e il mio staff ce l’abbiamo molto più chiara rispetto a settembre. In questo periodo li stiamo dividendo in gruppetti, facendo dei lavori più personalizzati, al fine di avere più qualità in ogni atleta».
Dal punto di vista mentale, come state tenendo concentrati i ragazzi?
«Devo dire che noi abbiamo avuto una pausa forzata di tre settimane, a cavallo tra fine ottobre e inizio novembre, per alcune positività dirette e indirette all’interno del gruppo. Dopodiché siamo riusciti a riprendere senza interruzioni, e sono felicemente sorpreso visti entusiasmo, serietà e concentrazione con i quali i ragazzi si stanno allenando, come se ci fosse il campionato. Io avevo “paura” che potessero avere un rilassamento, invece sono concentrati e si stanno allenando molto bene; poi vedremo, a lungo andare, cosa succederà, ma se si riprendesse verso la metà gennaio non è che poi manca così tanto».
Nelle due stagioni in cui hai guidato i 2003 e i 2004, le tue squadre hanno dimostrato di essere un “diesel”, dal punto di vista dei risultati: non bisogna dimenticare che, fino a febbraio scorso, avevate raggiunto la bellezza di 11 vittorie in 12 partite. Secondo te, questo stop potrà essere un problema al momento della ripresa?
«Mi auguro di no, che sia così per tutti e, quindi, ripartiamo tutti allo stesso livello. Però devo dire che mi dispiace, sotto questo punto di vista: negli allenamenti si vede l’affiatamento tra i ragazzi, penso si sarebbe visto anche durante il corso del campionato e la squadra sarebbe cresciuta».
A Denis Biavati quanto manca il campo da gioco?
«La domenica mi manca tantissimo, come l’adrenalina della competizione: è la prova del lavoro che fai durante la settimana, quindi non giocando è palese che non stiamo attraversando un periodo normale. D’altra parte, inutile negare che – non giocando – manchi qualcosa di importante».
Autore: Luca Nigro / Twitter: @@luca_nigro
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