Alexis Saelemaekers è stato presentato ufficialmente stamattina a Casteldebole. Ad aprire la conferenza stampa il responsabile dell'area tecnica Giovanni Sartori: “La trattativa nasce a giugno, ma non c'è stata data apertura da parte del Milan. Quando poi abbiamo capito che c'era un'apertura ci siamo buttati ed è stato velocissimo, in una settimana abbiamo chiuso. Alexis è un jolly di centrocampo offensivo, un giocatore eclettico e polivalente. Adesso starà a lui dimostrare che ci abbiamo visto benissimo”.
Poi tocca al belga, Ecco le sue prime parole da giocatore del Bologna: "Sto bene, mi sono infortunato al primo allenamento, una piccola distorsione. Adesso sto lavorando tanto per esserci a Verona e sono ottimista, spero di farcela”.
Sull'importanza dell'addio di Maldini nell'esito della trattativa: “E' vero che prima non c'era per me la voglia di partire, però quando è andato via ci sono stati dei cambiamenti nella società e nel club. Ho preso la mia decisione di trovare un'altra opportunità e penso di aver fatto la scelta giusta venendo qui”.
Sul ruolo e sul trasferimento: “Ho parlato con il mister della mia posizione. Non c'è proprio un ruolo già deciso, abbiamo delle idee, rimane in ogni caso una posizione offensiva. Sarà una scelta dell'allenatore e la accetterò in ogni caso. Sono venuto qua perché ho sentito grande fiducia, ed è importante per me a questo punto della mia carriera. Ho fatto ottimi anni con il Milan, ma volevo giocare di più e penso questo sia il posto giusto per crescere ancora”.
Sulla scelta di venire a Bologna: “Mi ha chiamato il mister per primo, avvisandomi che il Bologna cercava un giocatore come me. Non mi era mai capitato e mi ha dato subito grande soddisfazione. Poi ho avuto anche una chiamata con il direttore e ho sentito la stessa fiducia dalla sua parte. Tutti questi elementi hanno influito sulla mia scelta. Thiago Motta ha parlato di fiducia e ambizione, secondo lui possiamo crescere tanto”.
Sulla pressione: “C'è sicuramente ma è positiva. Quando senti così la fiducia non può essere una pressione negativa. I tifosi che mi hanno incontrato hanno fatto vedere di credere in me”.
Sui tanti messaggi positivi ricevuti dai tifosi del Milan: “Io sono una persona che da tutto per la maglia e per la squadra. Penso questa sia la cosa principale che cerca un tifoso”.
Sui suoi idoli: “Non ho veri idoli, ho degli esempi da seguire come Ronaldo che è un professionista e fa tutto al 100%, quindi voglio replicarlo anche se forse ho un po' di talento in meno”.
Sui punti deboli e di forza: “Sono forte mentalmente, sono passato per esempio dall'Anderlecht al Milan, che è un grande step. Ci sono stati sicuramente dei momenti più duri ma mentalmente sono riuscito ad integrarmi bene nella squadra e a giocare tanto nel Milan. Il punto debole è che guardando questi anni al Milan non ho ottime statistiche tenendo conto che sono un giocatore offensivo”.
Sugli obiettivi qui a Bologna: “Sicuramente sono in una squadra molto ambiziosa. Non c'è la pressione di arrivare in Europa. La società ha costruito una grande squadra. Andiamo avanti partita per partita e vediamo dove arriveremo”.
Sul poter giocare come trequartista o mezzala e sulla possibilità di giocare al Betis Siviglia: “Con il mister abbiamo parlato della mia posizione anche come trequartista, però non è l'unica posizione in cui potrò giocare, anche come esterno destro e sinistro. Avevo anche la possibilità di giocare in Spagna ma ho avuto molta più fiducia qui a Bologna”.
Sul portare esperienza nello spogliatoio rossoblù: “Sicuramente è un mio obiettivo quello di portare la mia esperienza nello spogliatoio, perché siamo un gruppo ancora giovane, quindi per me è importante far vedere sul campo nei momenti giusti come approcciare una partita”.
Sul ruolo in cui preferirebbe giocare e sui tanti calciatori in Arabia Saudita: “Io mi sento bene un po' ovunque nella fase offensiva, non ho un posto in cui mi sento meglio, deciderà il mister. Sull'Arabia è difficile perché è vero che non è il campionato più competitivo, dunque non ci sono ambizioni. Allo stesso tempo capisco i tanti soldi che ti offrono, e dunque alcuni giocatori pensano che in Europa non avranno mai quel tipo di contratto, dunque si pensa anche al futuro. Ogni giocatore fa la sua scelta”.
Su cosa succederà tra un anno: “Io non conoscevo la città, però è come una piccola Milano. Sembra di essere in famiglia, mi sento bene qua e vedremo cosa succederà nel futuro”.
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