Joe Tacopina continua la sua intervista a Repubblica parlando di Saputo: "Non penso di poter dare consigli, soprattutto dopo tanto tempo. Quando me ne andai, pensavo che Saputo sarebbe stato in grado di fare il presidente, che non significa mostrare un titolo, un’etichetta. Significa vivere la città, andare in gelateria, al bar, parlare con la gente. Io almeno sono così. Quando il 6 ottobre abbiamo perso a Perugia dovevo essere a Miami per un’importante conferenza legale di cui ero relatore. Ma al Venezia c’erano problemi, così ho cancellato la mia partecipazione a Miami, ho preso il primo aereo che c’era, perché non ho il jet privato, e sono venuto qui. Sono stato costretto a esonerare un tecnico serio e bravo come Stefano Vecchi, ho valutato tantissime soluzioni e alla fine ho scelto Walter Zenga. Inzaghi? Di Pippo non posso che parlar bene, perché qui in due anni i risultati non sono mai mancati: prima la promozione in B, poi una grande stagione sfiorando la A. Ha portato grande entusiasmo. Quando lo contattò il Bologna? Credo intorno ad aprile, ma non ne sono sicuro al 100%. Con lui il rapporto è sempre stato trasparente, a un certo punto me lo disse, di questi colloqui, ma lì decidemmo che dovevamo pensare solo al Venezia, per tentare un’altra promozione. Sono contento che ora sia proprio a Bologna e gli auguro di far bene. Aver contribuito a salvare il club e averci portato Saputo resta per me un grande orgoglio".

Sezione: Rassegna stampa / Data: Ven 19 ottobre 2018 alle 11:22 / Fonte: Repubblica
Autore: BN Redazione
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