Antonio Avati conclude l'intervista a Repubblica parlando di Joey Saputo: "Da parte di noi tifosi c’è tanta gratitudine ma per altri aspetti è una piccola delusione. Se vinci o se non vinci, lui ha sempre quella faccia lì. Io credo che uno come Tacopina, per quanto discusso e coi tanti dubbi che pure sollevava e che magari a Venezia ha dissipato, fosse utile per squadra e città. Saputo dovrebbe essere, ed è un paradosso, anche lui più estroverso, ma pure più duro quando i risultati non ci sono. Invece quando con la famiglia rimonta sul jet privato l’impressione è che per lui sia tutto uguale, e al bolognese ‘sta cosa piace il giusto. Ma forse è anche un fatto generazionale, io sono cresciuto ai tempi di Dall’Ara che per il Bologna morì, forse ora i tempi sono diversi; però ammetto che m’ha entusiasmato vedere uno come Pallotta, freddo anche lui, tuffarsi nella fontana dopo la vittoria della Roma sul Barcellona. Poi non capisco un’altra cosa, come un canadese, un americano come Saputo, possa emozionarsi per la Fortitudo in A2. Però ribadisco, ci ha messo tanti soldi e lo ringraziamo molto. Poi ne ha messi tanti per avere queste soddisfazioni qui". 

Sezione: Rassegna stampa / Data: Mer 25 aprile 2018 alle 10:01
Autore: BN Redazione
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