Joey Saputo in una lunga intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, ha parlato lungamente del suo Bologna: "La seconda lettera dell’alfabeto non la voglio sentire nominare. Non è contemplata. Qualunque sarà la nostra direzione, Bologna sappia una cosa: io non scappo. Io lo so che i tifosi dicono “Saputo ci ha venduto la storia che in 5 anni avremmo fatto passi avanti e invece siamo andati indietro”, ma voglio fare le cose per bene e serve pazienza: quando entriamo, io e la mia famiglia restia- mo. E lo facciamo fino al successo. A Roma ho visto la prima partita dal vivo di Mihajlovic. L’abbiamo giocata: il possesso, il pressing, siamo stati nel gioco, mi è piaciuto tutto, risultato a parte. Speriamo che si possa continuare con questa voglia: il percorso è duro ma abbiamo di tutto per rimanere in Serie A. Per noi è molto importante. Lo so che la gente mi rinfaccia il detto “Fire and Desire”, ma in Inzaghi avevo visto quello: come persona è stato fantastico, però delle volte non basta. Sinisa? Avevamo una lista, mi sono informato e abbiamo deciso di prenderlo perché ci poteva dare carattere. Poi è vero che ora sono più inseriti due giocatori che possono fare la differenza, Sansone e Soriano, ma la squadra è cambiata nel modulo e nella volontà. Non ha più paura di voler vincere".

Sezione: Rassegna stampa / Data: Ven 22 febbraio 2019 alle 09:01 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: BN Redazione
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