In una lunga intervista per il Corriere dello Sport, Sinisa Mihajlovic racconta alcuni retroscena della sua prima esperienza a Bologna, dieci anni fa. “Ho accettato di allenare nuovamente il Bologna, nonostante la situazione di classifica in cui si trovava, per più di un motivo. Il mio esonero di dieci anni fa era ancora una ferita aperta, ritenendolo ingiusto e voluto da persone che erano fuori dal Bologna. Io ero sicuro che quel Bologna l’avrei salvato e lo dissi anche a Francesca Menarini, che mi aveva assicurato che sarei rimasto al mio posto fin quando lei era presidente. Parlai con società e tifosi, mi presi le mie responsabilità ma ero tranquillo di potercela fare. Qualche giorno dopo però il direttore generale Pier Giovanni Ricci mi chiamò per comunicarmi l’esonero, al seguito del quale Francesca mi fece avere una lettera strappalacrime a cui risposi con altrettanta emozione. Solo a fine campionato Ricci mi spiegò che il mio esonero era stato voluto da una persona amica del padre del presidente (Renzo Menarini e la persona in questione era Moggi, ndr). Nelle settimane successive Papadopulo mi chiamò una prima, una seconda e una terza volta prima delle partite, fino a quando non fui io a dirgli che era più giusto che non mi chiamasse più”.

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Sezione: Rassegna stampa / Data: Gio 23 maggio 2019 alle 10:50
Autore: BN Redazione
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