Scoperto proprio da Perani, oggi Roberto Mancini ricorda così sul Corriere di Bologna l'ex mentore: "Ero molto legato a Marino, gli devo tanto. Quel giorno del provino lo ricordo ancora come se fosse ieri: lo ringrazierò sempre per avermi preso al Bologna. Sono amico dei suoi figli, ero al corrente delle sofferenze che stava attraversando. Sono vicino a Daniele, Paolo, Claudio, a loro posso dire che avevano un grande papà, che hanno perso un papà meraviglioso, di cui possono essere orgogliosi. Il tempo passa per tutti, è inesorabile. Bologna non può che essere legata a quei campioni che le hanno regalato il settimo e ultimo scudetto della sua storia. Perani, Bulgarelli, Nielsen, Haller, Pascutti ho imparato ad amarli da bambino, avevo 14 anni quando a Bologna hanno cominciato a raccontarmi le loro gesta. Qua non stiamo parlando solo di grandi campioni sul campo ma tutti sono stati anche grandi persone. Educate, rispettose, ecco, erano persone di altri tempi e non è un luogo comune, è la verità sacrosanta".

Sezione: Rassegna stampa / Data: Gio 19 ottobre 2017 alle 12:01 / Fonte: Corriere di Bologna
Autore: BN Redazione
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