Il Corriere di Bologna nella sua edizione odierna, mette a confronto il diverso umore delle piazze di Firenze e Bologna. La Fiorentina dei contestatissimi Della Valle contro il Bologna dell’apprezzatissimo Saputo. L’oltranzismo fiorentino contro la bonomia bolognese, in una battaglia di ambizioni che al momento vede Firenze molto più in prima linea. Sarà per i ruggenti anni Novanta e per aver vissuto una epoca d’oro più recente rispetto alle glorie rossoblù, ma oggi a Firenze la mediocrità è contestata per davvero: dal 2012 a oggi i viola hanno sempre chiuso nella parte sinistra della classifica eppure i Della Valle sono nel mirino. Da quando sono arrivati nel 2002, hanno concluso due volte nella parte destra della classifica, approdando due volte, tre sul campo, in Champions e giocando per sei stagioni l’Europa League, centrando anche una semifinale più una finale in Coppa Italia. L’atto d’accusa principale della piazza viola è quello della ricerca della plusvalenza e della cessione sistematica dei migliori giocatori, che i Della Valle stanno operando dopo aver investito nel club circa 250 milioni di euro, la metà dei quali nei primi cinque anni dopo il ritorno in A. Di contro, a Bologna, Saputo fin qui ha speso circa 120 milioni, metà dei quali investiti sul mercato e ripianando i debiti delle gestioni precedenti: qualche cessione eccellente e repentina nel nome delle plusvalenze è già stata operata e i risultati sul campo sono andati persino in calando a ogni anno di A, ma la luna di miele della città con il canadese prosegue. A Firenze i bonus per vivacchiare sarebbero già esauriti da tempo.

Sezione: Rassegna stampa / Data: Ven 12 aprile 2019 alle 11:01 / Fonte: Corriere di Bologna
Autore: BN Redazione
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