Franco Colomba conclude la sua intervista a Repubblica suggerendo cosa fare per raggiungere la salvezza: "Serve badare al sodo, dire poche cose e semplici, dar seguito a ciò che dice, anche a costo di pagarne le conseguenze. Serve concretezza. Sinisa è diventato uno psicologo? Pure questo conta. E fa vedere cosa, invece, mancasse prima. Per le squadre da salvezza, in genere, è meglio affidarsi a chi ne ha passate tante. Sono i tecnici più credibili. La contestazione? Cercare equilibrio quando si tifa è difficile, ma la scaletta era chiara da subito: prima la crescita economico-societaria, poi quella tecnica. E’ ciò che sta accadendo. Credo che Bologna voglia e meriti molto più di una salvezza tranquilla. Altrimenti tutti questi sforzi non avranno avuto senso. Saputo a Bologna? Se un presidente c’è, è meglio, soprattutto per i tifosi. Ma in sua assenza ci sono i delegati. L’assenza di Saputo non dev’essere un alibi solo quando le cose vanno male. Se sono stato vicino a tornare? Me l’auguravo. Ero convinto che, fatto già una volta il profeta in patria, sarebbe servito. Non l’hanno pensata così. Destro e Palacio? Giocatori come Palacio, così qualitativi e risolutivi, ce ne sono pochi. Ricordo Protti e Adailton, sul tipo. Ma Palacio ha pure resistenza. A Mattia purtroppo è mancata".

Sezione: Rassegna stampa / Data: Mar 19 marzo 2019 alle 09:42 / Fonte: Repubblica
Autore: BN Redazione
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