Nel penultimo giorno del ritiro di Valles, a parlare in conferenza stampa è stato Riccardo Orsolini. Ecco le sue parole: "Penso che sia arrivato il momento dopo tanti anni qui di essere un po' quello che negli altri anni facevo fatica ad essere, ovvero un punto di riferimento per i ragazzi più giovani. Poi insieme agli altri come Lollo, Lukasz, Remo, Michel devo dare una mano ai ragazzi giovani ed ai nuovi per farli calare nel mondo Bologna il prima possibile. I cambiamenti tattici con Italiano? Sicuramente un Bologna che cerca di mantenere le caratteristiche che ci hanno portato a questa cavalcata incredibile, cercando però di inserire i concetti del nuovo mister che ha portato nuove idee e concetti differenti rispetto a quelli di Thiago. Sicuramente rispetto al gioco di prima che era molto corale, ora il gioco è improntato su alcuni punti di forza che vogliamo andare a cogliere, come l'uno contro uno sulle fasce e la densità in zona gol, mantenendo sempre quel fraseggio che ci ha contraddistinto la scorsa stagione. Alla fine lo scopo è sempre quello di aggredire nella metà campo avversaria con un pressing asfissiante per ottenere la riconquista alta. Attesa per la prima gara di Champions League? Mi vengono i brividi solo a pensarci perché è un qualcosa di inimmaginabile. Già solo sapere le squadre che incontreremo sarà un'emozione incredibile, figuriamoci scendere in campo. Sono veramente emozionato, non vedo l'ora che arrivi il 17 settembre. Obiettivi per il futuro in rossoblù? A livello personale sento di poter dare ancora tanto a questi ragazzi e alla società in generale, perché non si smette mai di imparare. Sicuramente mi piacerebbe fare un po' da padre per alcuni ragazzi, anche se sto ancora imparando come si fa. Mi piacerebbe toglierci tante soddisfazioni con i nostri tifosi. La cosa migliore è goderci le cose giorno per giorno. Il rinnovo con il Bologna l'estate scorsa? Mi è dispiaciuto per i ragazzi che l'anno scorso erano andati via, magari sarebbero rimasti volentieri sapendo cosa sarebbe successo. La scelta del rinnovo mi ha ripagato, ho fatto un investimento sul futuro. La crescita in questi anni a Bologna? Sono arrivato che ero un ragazzino, perché venivo da sei mesi di Bergamo non facili. C'erano ritmi diversi e situazioni che non riuscivo a ben capire con la mentalità che avevo in quel periodo. Sono sempre stato un Orsolini sorridente e pronto a lavorare al massimo. Sicuramente ora sono cambiato, sono più maturo e più uomo. Penso che anche la concezione che i compagni hanno di me sia cambiata negli anni. Voglio essere un punto di riferimento all'interno della squadra. La mancata convocazione in Nazionale? Vorrei concentrarmi sul Bologna. Non sono stato bene quel periodo subito dopo, mi sono ripromesso di non soffrire così tanto per una delusione sportiva. Ho pensato a ricaricare le batterie per il Bologna. L'affetto che mi hanno dimostrato le persone da tutte le parti d'Italia è la vittoria più grande. Vuol dire che nella passata stagione qualcosa di buono lo avevo fatto, e la gente all'esterno lo ha riconosciuto. I possibili motivi della mancata convocazione? Inizialmente di domande me ne sono fatte tante, forse anche troppe certe volte. Anche quando a volte non serve farsi più di tante domande. Una decisione che poteva dipendere da te ma non del tutto. La botta è stata forte, è innegabile, però mi sono concentrato subito sul recupero e sulle vacanze. Sono ripartito dopo la vacanza pensando subito a quest'annata che sarà ancora più entusiasmante di quella precedente. I cambiamenti nella preparazione tra Thiago Motta e Italiano? Non ho un metro di paragone con Thiago perché l'anno scorso non c'ero in ritiro. Quindi non so dire effettivamente come abbiano svolto la preparazione i ragazzi l'anno scorso. La preparazione di Italiano è stata incentrata sulla parte atletica a Bologna, poi appena siamo arrivati qui abbiamo messo i suoi concetti con la palla e senza. Sicuramente è molto meticoloso ed attento al dettaglio. Noi ragazzi dovremo capire bene le sue richieste e quello che ci chiede. Man mano ci stiamo conoscendo, siamo contenti del lavoro che stiamo svolgendo e dello staff che ci ha messo a disposizione. Possiamo essere solo che felici e preparare al meglio l'inizio del campionato. La voglia di fare bene in ritiro? Parecchi ragazzi stanno bene. Sicuramente qualcuno ha più fame e voglia di riscatto, ma sinceramente non mi va di dire un nome specifico. I ragazzi sono tutti concentrati, vogliosi e carichi. L'attacco del Bologna? L'addio di Joshua è stato un duro colpo per noi, per la qualità ed il modo in cui ci faceva giocare. Joshua non era solo un riferimento, ma era dotato di una tecnica fuori dal comune, che permetteva di sfruttare le caratteristiche di tutti i giocatori. Adesso abbiamo caratteristiche diverse, perché anche Dallinga è più un riferimento in area, come Castro, due giocatori che rispetto a Zirkzee sono diversi. Anche loro sono in forma, li ho visti bene. Santi è partito molto bene, Dallinga si dovrà sicuramente abituare ai ritmi della Serie A. Piano piano sta lavorando per quello. Sono convinto che anche lui farà molto bene. L'attesa per il sorteggio di Champions League? Non ne abbiamo ancora parlato, in questo momento siamo talmente stanchi che non stiamo capendo bene dove ci troviamo. Mi piacerebbe vederli insieme ai ragazzi, probabilmente saremo al centro sportivo come ogni anno. Gli anni al Bologna? Per quello che ti posso dire è stato tutto un crescendo. Io qua ne ho viste di tutti i colori, dal fatto che siamo rimasti 4-5 ore negli spogliatoi dopo lo 0-4 con il Frosinone, al fatto di Sinisa, alle salvezze impossibili, poi questo fatto di poter arrivare in Europa ed essere arrivati in Champions League. Bologna per me è un'onda bellissima, e io sono come un surfista. Dove posso migliorare tecnicamente? Non si finisce mai di imparare in questo mestiere. Ogni anno speri di aggiungere un tassello alle tue qualità. Sono arrivato che non sapevo minimamente difendere o utilizzare il piede destro. Lavorando duramente tutti i giorni anche sbagliando ho cercato di colmare queste lacune. Sono contento perché alcuni progressi li ho fatti. L'importante è cercare di dare sempre il massimo dentro al campo, perché quando dai tutto e sai di aver lavorato bene, allora sai di aver dato il massimo".
Fonte Bologna Sport News
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