Alla vigilia del match di Champions League contro il Monaco di domani sera al Renato Dall'Ara, Vincenzo Italiano è intervenuto in conferenza stampa. Ecco le sue parole: "Sfida abbordabile? Mai pensato. Dobbiamo cercare di fare qualcosa di diverso per aggiungere punti a questa classifica. Dobbiamo ricercare la prestazione per ottenere il risultato e il pubblico ci darà una grossa mano. Contro lo Shakhtar abbiamo ben figurato, in Inghilterra due discrete partite, ora dobbiamo cercare di fare gol. Se dovesse diventare abbordabile si potrà dire alla fine quando il Bologna avrà disputato una grande partita. Il Monaco è una squadra in fiducia, che viaggia forte, per ottenere i tre punti dobbiamo alzare l'asticella, soprattutto negli ultimi metri. Le scelte di formazione? Non pensiamo alla partita successiva, abbiamo tempo per recuperare per domenica e mettere apposto tutto per la gara prima della sosta. Domani il Monaco farà un calcio con situazioni differenti dal solito perché alzano molto i terzini che praticamente fanno gli attaccanti. Vediamo se riusciremo a metterli in difficoltà, oggi abbiamo provato qualcosa di diverso. Davanti ho il dubbio tra Santi e Thijs. In casa nell'ultima partita abbiamo provato a giocare con entrambi, la cosa si può riproporre ma non in Champions con squadre che hanno grande ritmo e dinamismo perché dobbiamo tenere un uomo in più a centrocampo. Loro fanno un calcio offensivo che se dovessimo essere bravi a contenerli potremmo trovare qualche occasione tra gli spazi. Le due vittorie consecutive? Arrivare a questa gara dopo due vittorie è tanta roba perché sapete benissimo cosa possono fare nella testa i momenti positivi. Abbiamo consolidato la difesa, ritrovato i gol, giochiamo in casa e l'atmosfera che vedo allo stadio è fantastica: mi auguro che la gente capisca che in queste partite abbiamo bisogno di loro dal primo al 90esimo, anche nei momenti di difficoltà che potranno arrivare. Ferguson? Lewis sta bene, sta incrementando il lavoro. Vuole entrare velocemente in condizione. La partita con il Lecce mi ha permesso di metterlo dentro perché in quella zona c'era poca densità e poteva toccare qualche pallone senza correre rischi. Piano piano inizieremo ad incrementare. Abbiamo anche noi la fretta di averlo al massimo della condizione. Odgaard? Chi gioca sull'esterno è il mio dubbio per domani. Nel primo tempo a Birmingham abbiamo costretto Orso a sacrificarsi e nel secondo è stato cambiato perché l'Aston Villa costringeva gente offensiva a ripiegare. Domani sarà peggio e ci sarà da sacrificarsi perché loro hanno gli esterni bassi che sono attaccanti aggiunti. Jens sta facendo bene Ida trequartista, quello è il suo ruolo, lo vedo più coinvolto rispetto a quando fa l'esterno, quindi si continua su questa strada, ma per le scelte degli esterni ci teniamo qualche dubbio. Lykogiannis? Rientra, non ha perso condizione perché è stato fermo 3 giorni per la botta subita a Birmingham ma poi ha ripreso ad allenarsi. Domani comunque partirà Miranda dal primo minuto: gli diamo continuità perché sta crescendo, ma deve essere quello visto nel secondo tempo con Lecce. La crescita difensiva? È importante reggere sotto l'aspetto difensivo, non è una questione di reparto ma di squadra. Col Lecce abbiamo terminato con zero tiri in porta, nelle ultime trasferte a Genova e Cagliari dopo il vantaggio eravamo poco concentrati. Dobbiamo limare ancora qualche errore ma ho visto grande applicazione, questi numeri mi piacciono, è anche una questione individuale perché i portieri guardano la classifica dei gol subiti. Obiettivo playoff? È qualcosa che proveremo a raggiungere senza l'ossessione di fare un qualcosa di cui siamo consapevoli delle difficoltà. Per riuscirci sappiamo di dover fare prestazioni al di sopra del nostro livello. Affrontiamo squadre in Europa davvero forti, nulla in confronto alla Conference League. Non ero abituato a questi standard per ritmo, qualità, intensità. Dobbiamo cercare di proporre quello che facciamo in allenamento, deve essere questa la nostra ossessione. La Champions per noi deve essere uno step di crescita. Oggi c'era un bel po' di gente ancora stanca che non è riuscita a spingere come dovrebbe. Se la risposta domani sarà la stessa, qualcuno farà fatica a partire dall'inizio rispetto alla gara con il Lecce. Penso che siamo alla 14esima partita e abbiamo coinvolto tutti, qualcuno con più minutaggio ma è normale che sia così. I ragazzi devono stare sul pezzo perché tutto può accadere e domani qualcuno che ha giocato meno avrà una chance. La pressione derivata dalle aspettative dei tifosi? Sentirmi bolognese? È la gente che deve dirlo, per come vivo le partite e come approccio ad ogni conferenza stampa. Io cerco di dare il cuore e metterci tutto me stesso. Non lo faccio spesso ma gli allenatori vanno lasciati gioire. Dopo il Lecce mi sono sfogato insieme alla gente e ai ragazzi perché volevamo questa vittoria in casa che mancava da tanto tempo. Non deve esserci pressione, con il Lecce abbiamo avuto pazienza e segnato alla fine, non dobbiamo avere la smania di mettere alle corde il nostro avversario. In questi momenti i calciatori hanno bisogno dei tifosi: io ho fatto il calciatore e se ho il pubblico che mi sostiene faccio fatica ad abbattermi. Poi alla fine si possono accettare tutte le reazioni possibili, ma a partita in corso deve valere il motto uno per tutti e tutti per uno".
Fonte Bologna Sport News
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