Alla vigilia della trasferta di Bergamo in casa dell'Atalanta, Vincenzo Italiano ha parlato in conferenza stampa. Ecco le sue parole: "Spareggio per il terzo posto? No, è la prima di sette spareggi. È una partita che dice che ci si gioca un posto per l'alta classifica e quando ci si gioca qualcosa di così grande sono partite difficili. L'Atalanta è una delle squadre più forti del campionato e devi stare attento nel curare tutti i dettagli, anche i minimi. Dovremo tenere alta l'attenzione. È un momento in cui stiamo dando continuità in termini di punti e prestazioni e sarà quello l'obiettivo di domani: cercare di continuare su questi livelli. L'Atalanta? Non è una questione di singoli. L'Atalanta inizia a riempire l'area di rigore con tanti uomini e tutti sono pericolosi, aggressivi, riconquistano palloni, quindi meno riusciremo a stare nella loro zona di comfort e meno pericoli subiremo, ma tanto so già che avremo momenti dove soffriremo anche se l'abbiamo preparata nei minimi dettagli. Ci vorrà grande qualità anche in difesa. Mi aspetto come al solito partite di grande ritmo, intense, apertissime: sono convinto sarà così ma mi auguro che la nostra crescita continui. Stiamo avendo una bella iniezione da chi subentra e se vogliamo competere con loro dobbiamo archiviare il passato perché domani avremo un'altra partita ad alto coefficiente di maturità ed io penso che la squadra sia maturata molto. Bologna squadra ingiocabile? In quelle zone dove ci troviamo noi ci sono molte squadre di qualità, difficili da affrontare, che spesso ottengono risultati grazie alla loro forza, bravura e abitudine a stazionare in alto. Noi vogliamo rendere la vita difficile a tutti e cercare di mantenere questa qualità che serve per vincere le partite. Da qui alla fine saranno tutte gare complicate. L'energia che portano i subentranti? È bello parlare di queste cose qua perché per me deve essere un principio per una squadra che vuole fare risultato. Avere subentranti che hanno la mentalità giusta ti dà la possibilità di non togliere qualità dal campo e mantenere l'intensità. In questo momento da questo punto di vista stiamo facendo bene. Il nostro calendario è tosto e contro chiunque andremo ci sarà da giocarsi qualcosa: a maggior ragione servirà l'apporto di tutti sia di chi parte titolare sia di chi entra. Non dobbiamo abbandonare questo concetto perché ci tengo: anche io da calciatore puntavo a mettere in difficoltà l'allenatore quando non mi sceglieva e mi aspetto altrettanto dai miei giocatori. Vincere aiuta a vincere? In questo momento il Bologna ha grande entusiasmo e fiducia e quando si lavora con il sorriso ci si può esprimere nel migliore dei modi, si può spingere più forte perché la fatica arriva in ritardo, nulla ti pesa. Aebischer? Michel è un altro giocatore rispetto all'inizio. Prima eravamo preoccupati perché non era il solito giocatore che faceva la differenza. A Verona mi ha mostrato la sua qualità, col Napoli ha attaccato l'interruttore un minuto prima del fischio d'inizio ed ha fatto una grandissima prestazione. Lo catalogo tra quei giocatori intelligenti con dinamismo e personalità. Da quando si è messo a posto dal punto di vista fisico è un altro giocatore. Dallinga e Castro? A Thijs lo stanno aiutando quei gol arrivati ad Empoli, ma non ci dobbiamo soffermare sui gol o gli assist ma come uno si muove e aiuta la squadra. Io già a Venezia avevo detto che aveva fatto un secondo tempo in crescendo. La gestione che stiamo attuando con lui sta dando risultati: sente meno dolore, anche se nelle prime sedute della settimana fa differenziato. Voglio continuare ad averlo contento. Castro? Speriamo che il problemino che ha al piede gli vada via in fretta, se lo sta ancora trascinando. Non gli ha permesso di essere al massimo e non avendolo al 100% ho preferito Thijs, che sta sfruttando bene le sue opportunità. La mia idea è preferire chi può dare un apporto maggiore, poi chiaro che Santi anche a mezzo servizio è un animale. Ravaglia? Ho parlato spesso con Fede quest'anno e gli ho sempre detto che avrebbe trovato tanto spazio e sarebbe stato coinvolto in tutte le competizioni. Lo ha fatto in Champions, in Coppa Italia e ora deve farsi trovare pronto in campionato come ha fatto con il Napoli. Ho sempre detto che abbiamo due portieri intelligenti, bravi, che hanno lo stemma del Bologna tatuato sul petto. So che professionista è Ravaglia e dormo sogni tranquilli. Poi potrà sbagliare qualcosa ma l'importante è che con la testa sia mentallizzato. La crisi dell'Atalanta? Le ho viste tutte le partite dell'Atalanta. Forse a Firenze non è stata la solita squadra arrembante, che crea molte palle gol, ma nelle altre tra vincerla e perderla ci è passato un filo sottile. Per me è la solita Atalanta: bisogna aspettarsi di tutto perché se entra in campo con il piglio giusto diventa la solita macchina da gol. Domattina dovremo svegliarci subito con le antenne dritte".
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