Nel pomeriggio di oggi Ciro Immobile è stato presentato ufficialmente a Casteldebole. Queste le sue prime parole da nuovo attaccante del Bologna: "Mi sento ancora stimolato per il campionato italiano, avevo bisogno di nuovi stimoli. Quando ho ricevuto questa offerta non ho dovuto pensarci troppo, ho visto come ha giocato negli ultimi anni e mi è bastato. Porto tanta esperienza e spero di aiutare la squadra e il mister. Mancanza di stimoli in Turchia? Mi mancavano piccoli aspetti come i tifosi che mi caricavano prima delle partite. Il Mondiale 2026? Lo storico del Bologna per gli attaccanti azzurri è importante come ha detto il direttore. In passato ho fatto di tutto per scalare le classifiche, non voglio essere come loro ma sto cercando di ripetere almeno i loro passi. Giocare i Mondiali per me sarebbe la realizzazione di una grande stagione con il Bologna in ogni singolo aspetto quotidiano. Castro e Dallinga? Io penso che Castro e Dallinga siamo forti e giovani, non credo che devono avere ulteriori pressioni con il mio arrivo. Io ho la fortuna di seguire il loro entusiasmo, così come loro possono imparare da me altre cose come la mia voglia di fare nonostante l'età. La possibile chiamata con Gattuso?Gattuso non mi ha chiamato, ma tutto passa da quello che farò nel campo. Se ho chiamato qualcuno prima di scegliere il Bologna? A differenza di Baggio e Signori a me sono bastate le partite che ho visto e qualche chiamata con il direttore e l'allenatore. Bernardeschi? Federico l'ho sentito solo per l'anniversario dell'Europeo. Con il mister ci siamo detti le nostre preoccupazioni a vicenda, lui mi ha messo nelle condizioni di scegliere. Visto da fuori il Bologna mi è sembrata una squadra ben collaudata. Possibile rivincita in Serie A? Nella mia carriera non ho mai parlato a sproposito, come sempre risponderò sul campo. Fisicamente come sto? Mi sento molto bene. La possibile perdita di stimoli in Turchia? Non ho perso stimoli, è una ricerca di stimoli diversi. Ho pur sempre fatto 20 gol, non proprio un disastro, nonostante un infortunio che mi ha dato problemi. Non riuscire a comunicare bene in alcune situazioni non mi ha certamente aiutato. Riaffrontare la Lazio da avversario? Sarà strano, è stato un bel capitolo della mia vita e sarò sempre legato a quel club. Obiettivi personali? Cercherò di mettere tutto me stesso e di aiutare la squadra a metterlo nel momento giusto per far tanti risultati positivi di fila. Obiettivi di squadra? Abbiamo quattro competizioni, e ho già detto allo spogliatoio che l'Europa League è diversa dalla Champions, ti leva più energie, giocando di giovedì. Dobbiamo arrivare in Primavera in una buona condizione. L'accoglienza del gruppo e di De Silvestri? Questa domanda risponde in quello che avevo bisogno, avevo bisogno di quella pressione da chioccia. Voglio dare un qualcosa in più a una squadra che ha già una buona base, la mia preoccupazione iniziale era che non si potesse fare una deviazione al lavoro fatto finora. Il nuovo status da big del Bologna? Il campionato italiano ha raggiunto molto equilibrio in determinate zone della classifica, il Bologna era a due punti dalla Champions poi è finito nono, questo è un piccolo esempio. Quest'anno sarà diverso, sono cambiati più di dieci allenatori. Mi aspetto un campionato impegnativo, come l'Europa League. Finale a Istanbul? Sarei un bugiardo se dicessi di no, proveremo ad arrivare fino in fondo. Fantacalcio? Questa è una cosa che non mi era mancata in Turchia (ride). Titolo di capocannoniere? Nessuno ha mai vinto cinque volte la classifica marcatori e sarebbe un sogno, poi starà a me e alla squadra arrivare a questi obiettivi. Sono sogni che vanno coltivati con la giusta mentalità".
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