Il nuovo difensore del Bologna Martin Erlic è stato presentato ufficialmente oggi in conferenza stampa al fianco del direttore sportivo dei rossoblù Marco Di Vaio. Ecco le parole del difensore croato: "Sicuramente la situazione si è sviluppata molto velocemente. Appena ho parlato con l'agente sapendo del Bologna non ci ho pensato tanto. La trattativa è stata veloce. Giocare la Champions League è il sogno di ogni giocatore, cercherò di dare il massimo e aiutare la squadra, senza farmi sfuggire questa occasione. La conoscenza del gioco di Italiano? Io conosco il mister ed il suo calcio, ma questo non vuol dire che ora sono a posto. Devo continuare a dare il massimo perché il gruppo è sano e ogni giocatore spinge al massimo. Questo mi darà una grossa motivazione per lavorare e dare il mio meglio per il Bologna. La concorrenza in rosa? Italiano propone un bel calcio, verticale, tiene tutti i giocatori molto svegli, perché tutti i giocatori in rosa possono giocare, siano giovani o vecchi. Da la possibilità a tutti di farsi valere. Sulle differenze tra Thiago Motta e Italiano e sul rapporto con Beukema? Penso che Thiago Motta e Italiano propongano un calcio moderno. Italiano propone un calcio più verticale e aggressivo. Ho trovato un bellissimo gruppo, dove mi hanno accolto benissimo dal primo giorno. E' davvero piacevole lavorare in un gruppo sano. Sam è un grande leader, durante le partite ci aiuta. E' uno di quelli che alza la voce quando serve. Sono felice di poter lavorare con questi giocatori. La retrocessione con il Sassuolo? Purtroppo ci siamo complicati da soli la stagione scorsa. Magari non eravamo abituati a stare nelle zone basse, e quando entri nel tunnel è difficile uscirne, la palla pesava sempre di più. Avevamo qualità, poi è successo anche l'infortunio di Berardi. Quando sei superficiale succede che gli avversari hanno più fame e voglia, quindi retrocedi e butti dieci/undici anni di Serie A del Sassuolo. Dentro di me c'è ancora tanta rabbia che voglio trasformare in energia positiva. Il rapporto con Moro e sull'importanza di Italiano nella scelta? Con Moro mi sono sentito subito dopo che ho finito di parlare con il mio agente. Nikola era contentissimo. Con il mister non ci avevo parlato tanto perché è successo tutto velocemente. Ho piacere di lavorare di nuovo con Italiano, lui è molto carico. A me piace perché riesce a tirarti fuori il meglio. L'esordio contro l'Udinese? Abbiamo ancora qualche giorno per preparare la partita al meglio. L'Udinese è un avversario tosto, ma giochiamo in casa e vogliamo partire con il piede giusto. Sarà una bella partita in cui cercheremo di dare il nostro massimo. I tanti anni in Italia? L'Italia per me è come una seconda casa. Dico sempre che qui mi sento come a casa, l'Italia è un popolo che mi ha dato tanto. Sono fiero di avere tanti amici, in Italia si sta bene e si vive bene, sono felice di essere qui. La città di Bologna? Ho già visitato in passato Bologna, è una città bellissima. I miei punti forti e quelli deboli? Penso che il mio punto forte sia la marcatura sull'uomo, ma sicuramente il mister vuole tanto che i centrali impostino, e in questi due anni a Sassuolo non l'ho fatto quanto con Italiano e Thiago Motta. Posso migliorare, perché il calcio moderno sotto questo punto di vista è così. I segreti per una difesa solida? Penso che la fase difensiva parte dagli attaccanti. Sicuramente ci vuole tanta comunicazione e tanta attenzione".
Fonte Bologna Sport News
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