Davide Calabria, uno dei nuovi acquisti del Bologna nell'ultima sessione di mercato, è stato presentato questo pomeriggio. Ecco le sue prime parole da giocatore rossoblù: "Bologna è stata una scelta maturata con il passare dei giorni, penso che sia stata la cosa più giusta per tutti. Abbiamo affrontato in maniera matura la cosa e per tutte le parti in causa ci è sembrata la cosa più logica. È stato un addio triste perché sono cresciuto in quell'ambiente ma sono andato via felice perché so quanto ho dato a quella maglia e quanto mi vogliono bene le persone lì. Ho scelto Bologna perché credo che ci sia del potenziale, mi hanno fatto subito una bella impressione, qui si lavora bene, ho trovato una squadra ambiziosa che lavora tanto nonostante la giovane età e credo che possa aiutarmi a finire bene la stagione. Vengo con voglia di dimostrare e penso di poter aiutare questa squadra a crescere ed essere un modello per i giovani. Ho percepito un ambiente positivo. Se rimarrò a Bologna? Abbiamo preso in condivisione questa scelta perché avevo un contratto in scadenza e ho preferito concluderlo, ma se ho scelto questa piazza è perché sono soddisfatto e ho trovato quello che cercavo. C'è un ambiente sano e sono davvero contento. In maniera matura, con il tempo, ne parleremo quando sarà il momento, ora pensiamo al campo. Il modo di giocare di Italiano? È un modo di giocare molto simile a Pioli. Sono molto libero di leggere la situazione, venire dentro al campo e trovare la soluzione tra le linee. È stata anche questa una scelta che mi ha condotto qui: il mio miglior calcio l'ho fatto in quel ruolo e Italiano può portarmi a giocare come voglio io. Il gruppo che ho trovato? Lollo (De Silvestri, ndr) lo conosco da una vita, io ho giocato parecchie partite ma lui molte di più. Un giocatore che sta così bene nonostante l'età è un fattore super positivo per la squadra. Sono qui da una settimana ma sembra che sia passato un mese. I ragazzi hanno fatto e stanno facendo un campionato importante. L'ambizione che avevo di là la sto portando qui e vedo lo stesso spirito nei miei compagni. Voglio tornare a giocare in Europa. La competizione sulla fascia destra? Sono abituato, negli anni passati al Milan ci sono stati più terzini in competizione con me, come giusto che sia in qualsiasi squadra che punta a far bene. Holm e De Silvestri sono giocatori importanti e negli ultimi tempi stanno facendo bene, come ha detto il mister non sarà facile per me ma non vedo un problema in questo: è uno stimolo per alzare il livello. Voglio conoscere bene i ragazzi, non abbiamo fatto molti allenamenti, ma qualcuno penso che potrà fare una grande carriera. Chi? Me lo tengo per me. La Nazionale? Fa parte del mio pensiero, sono venuto qui per ritrovare la serenità che avevo perso, ho scelto una piazza ideale per tornare a giocare e rilanciarmi. La Nazionale è sempre un pensiero fisso, mi aspetto molto da me stesso, sono ambizioso e tornare a vestire la maglia azzurra fa parte del mio pensiero. Saelemaekers e Pobega? Il loro percorso qui dopo il Milan ha influito ma relativamente. Li avevo sentiti, ho sentito Alexis per cercare casa, non l'ho ancora trovata. Sono qui perché ho visto come ha lavorato bene il Bologna negli ultimi anni ed è stata la cosa principale che mi ha portato a questa scelta. C'è un ambiente felice. Mi hanno accolto benissimo ed è importante per giocatori nuovi sentirsi parte di un gruppo. Il litigio con Sergio Conceicao? Non voglio argomentare. È il passato per me ed è una situazione conclusa. La scelta del numero di maglia? È stato un numero che mi è sempre piaciuto, l'ho indossato nel settore giovanile quando ero un ragazzino. L'ho sempre reputato un numero importante e che mi ha portato fortuna: ho visto che si era liberato (il 14 era di Iling Junior, ndr) e ne ho approfittato. Le mie prime impressioni in rossoblù? Ho visto una squadra super intensa, che fa giocare male gli avversari pressando alto: è una cosa che credo possa darci tanto. Non è facile perché è molto dispendioso come tipologia di gioco ma sta dando risultati a questa squadra. Possiamo fare meglio a livello realizzativo perché abbiamo potenziale per fare molti più gol: abbiamo del talento che deve ancora sbocciare ma sono certo che ci riusciremo. Le prime impressioni sulla città? Ho trovato un clima fantastico, tanta gente che mi ha accolto e che incontrandomi in giro si è fermata per salutarmi. Voglio scoprirla ancora meglio ma ieri ne ho approfittato per fare un tour. Mi è piaciuta molto. Sinisa Mihajlovic? Ho un ricordo super piacevole di Sinisa. Ero ai primi minuti in prima squadra ed è stato lui a confermarmi invece di mandarmi in prestito, gliene sarò sempre grato perché è stato il primo a lanciarmi nel calcio che conta. Lui non mi aveva detto nulla prima di quella partita, l'ho saputo solo al campo. Mi è venuto a parlare appena dopo la tournée dove avevo fatto bene e nella testa della società l'idea era di mandarmi in prestito a farmi le ossa: è stato lui che mi ha detto “Tu da qua non te ne vai, avrai le tue occasioni”. Poi è andata bene. La corsa per l'Europa? Siamo tutti lì, nel giro di pochi punti ci sono molte squadre. Quelle davanti stanno sempre vincendo e viaggiano ad un ritmo importante ma hanno investito molto a livello economico. Siamo attaccati, abbiamo una partita da recuperare, non perdiamo da 16 partite e il rendimento di questa squadra è anche forse al di fuori di ogni aspettativa che si può avere all'esterno. Il recupero con il Milan? Non vedo l'ora di poter giocare quella partita. Sarà un miscuglio di emozioni, sono venuto qui carico anche per affrontare quella sfida. È una novità e le prendo sempre in maniera positiva. Sarà entusiasmante capire come mi sentirò e rivedere i miei compagni con i quali ho un bellissimo rapporto e ai quali auguro il meglio, tranne per quella partita. La voglia di rivincita? Penso che possa far capire la mia ambizione: era più facile accettare un trasferimento a lungo termine per avere un guadagno assicurato, ma voglio giocarmi le mie carte perché sono sicuro di quello che posso dare. Voglio far bene e dimostrare. Non ho fretta di parlare di rinnovo, non ho mai chiesto nulla a livello economico, è l'ultimo dei problemi. Mi ha spinto la voglia di rivalsa e tornare a giocare con continuità come ho fatto negli ultimi 9 anni. Negli ultimi mesi sono successe cose che hanno creato delle difficoltà, c'erano situazioni spiacevoli, ma oggi sono davvero contento. Non mi sono tolto un peso, ho trovato l'ambiente che cercavo: c'è quell'energia positiva che negli ultimi tempi mi mancava. La Coppa Italia? Nella mia mentalità io voglio vincere, sempre. Abbiamo la possibilità di giocare poche partite e vincere un trofeo, sarà quello per cui lavoreremo. Sarebbe un grande sogno. La semifinale è stato un traguardo importante ma ora può succedere di tutto. Quando sarà ora dirò ai ragazzi di godercela fino in fondo".
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