Intervistato per l'edizione locale de La Repubblica, Renato "il mitico" Villa ha analizzato la situazione del Bologna, per la quale non si dimostra pessimista come molti: "secondo me il Bologna si salva senza nemmeno faticare troppo. A patto che recuperi alcuni infortunati e soprattutto quei giocatori che oggi sono un po’ fuori condizione come Dzemaili, Poli e Pulgar. Su Pulgar a Verona: "per me è stato un errore affidargli la marcatura di Radovanovic, quel compito doveva spettare a una punta. Così l’hai tolto dal vivo del gioco". Su Orsolini: "calma, nel 3-5-2 non è semplice trovargli una posizione. O forse lo si potrebbe provare seconda punta, a volte provare serve, ma non 90 minuti e poi se uno fa male lo si boccia. Ci vuole un po’ di pazienza."
Sul modulo: "io in fondo lo capisco (Inzaghi), ma il problema è che non ha Dijks e Mattiello che erano adattissimi perché attaccavano. Se crei la superiorità numerica la squadra si alza, quel modulo ha un senso, una logica. Se hai Mbaye e Krejci t’abbassi, diventa un 5-3-2, non riparti. A quel punto, se quei due non ci sono, io giocherei col 4-3-3 o col 4-4-2, in modo da trovar posto a Orsolini. Col Sassuolo, in questo modo, è arrivata la miglior partita dell’anno. Avrei insistito." Sulla gestione di Inzaghi: "gli do sette come atteggiamento, voglia, dedizione. Dal punto di vista tecnico non m’ha ancora convinto, quindi per ora cinque. Santander? Io ho una regola, giudico dopo 20 partite. Però adesso dico che sta facendo una grande stagione. È partito maluccio, ma aveva tante attenuanti, soprattutto fisiche. Ora segna e lotta dal primo al 90’. Mi piace." Su Svanberg: "si vede che ha delle doti, si farà. Ma è molto giovane, poi, ripeto, aspettiamo un attimo."

 

Sezione: Rassegna stampa / Data: Mar 13 novembre 2018 alle 09:32
Autore: BN Redazione
vedi letture
Print