Eraldo Pecci continua l'intervista a Repubblica parlando del Bologna di Mihajlovic e della corsa salvezza: "La scossa c’è stata, non c’è dubbio. L’aveva data anche Iachini all’inizio, all’Empoli, poi si sa, o almeno io lo dico spesso, che contano i giocatori. Fosse tutta una questione d’adrenalina chiunque potrebbe vincere uno scudetto. Pronostico? Ce ne son tante coinvolte, ma per esempio squadre come il Genoa e il Cagliari hanno qualcosina in più. Il Cagliari in casa sua è proprio forte. L’Empoli oggi mi pare la principale indiziata a retrocedere. Gioca bene? Sì, ma non l’ho mai visto far gol. È vero però che bastano due partite perché le cose cambino, bisognerà vedere gli scontri diretti come andranno. Sai com’è, se l’Empoli viene al Dall’Ara e vince 3-0, beh, cambia tutto. Di sicuro però con Mihajlovic il Bologna sta viaggiando forte, lui può alzare il dito al cielo, per quel che sta facendo. La partita di Firenze? Il punto al Bologna serviva, ed è un punto importante. Le differenze tra fiorentini e bolognesi? Due eccellenze, ma sono mondi lontanissimi. A Firenze se fai nove cose fatte bene e una male la gente si lamenta, ti punzecchia per quella e dimentica il resto. A Bologna si è felici per le cose fatte bene, ci si ricorda quelle, poi sulle altre si prende tempo. E senti dire: adesso le mettiamo a posto".

Sezione: Rassegna stampa / Data: Mar 16 aprile 2019 alle 09:42 / Fonte: Repubblica
Autore: BN Redazione
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