Davide Bombardini conclude la chiacchierata con Repubblica parlando del suo amico Filippo Inzaghi: "Pippo ha puntato molto, forse troppo, sul 3-5-2 e su alcuni uomini. Credo però che la società avrebbe potuto dargli una squadra un po’ più forte già in partenza, anziché aspettare gennaio, con rinforzi utili, ma tardivi. Sulla sua serietà però non si discute: andava al campo alle nove del mattino e usciva dieci ore dopo. Inzaghi è un calcio-dipendente e alla società è sembrato l’uomo perfetto dopo l’allontanamento di Donadoni. Se Pippo ha resistito così tanto in panchina, a dispetto dei risultati, è anche perché il club doveva difendere le proprie scelte. Finché ha potuto...Lo 0-4 in casa col Frosinone è stato un ammutinamento? Nessun giocatore tira mai a perdere. Lo escludo. Però io sono stato a San Siro a vedere Inter-Bologna e un pensiero alla settimana prima l’ho fatto. Ho pranzato con Pippo venerdì scorso a Milano. È veramente rammaricato, oltre ogni immaginazione".

Sezione: Rassegna stampa / Data: Mar 12 febbraio 2019 alle 10:01 / Fonte: Repubblica
Autore: BN Redazione
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