Antonio Avati, produttore cinematografico e fratello di Pupi come quest'ultimo ha parlato a Repubblica del Bologna di cui è tifosissimo sin da bambino: "In un calcio come questo, dove impera la statistica, io noto che quando c’è Destro il Bologna vince. E noto pure che quest’anno i suoi sono gol pesanti. Eppure non gioca. Prima ho sentito parlare di un guaio ad un polpaccio, poi di una contusione al ginocchio e anche uno perbene come Marocchi domenica in tv qualche dubbio l’ha avanzato. Ma mettiamo pure che ora Destro sia costretto a fermarsi, la verità però è che da un po’ è diventato un panchinaro. E in una squadra che non segna e non tira mai in porta. Mi pare strano. S’è capito da un pezzo che con Donadoni non abbia legato, però Palacio solo qui fa la prima punta e ormai ha una certa età, Petkovic l’abbiamo visto, Avenatti anche, per quanto io gli auguri tutto il bene del mondo. Donadoni metta da parte queste antipatie ormai acclarate, questa sua testardaggine bergamasca. E rifletta: ormai anche quelli che detestavano Destro lo applaudono come forsennati quando si alza dalla panchina. Il tifoso bolognese ama personaggi un po’ diversi, che si mescolano con la gente al bar fino a diventare più bolognesi dei bolognesi, prendi Mazzone al quale abbiamo perdonato persino una retrocessione pazzesca. Donadoni è un timido, poco in sintonia con la città col suo pur apprezzabile calvinismo, un po’ quel che capitò a Guidolin". 

Sezione: Rassegna stampa / Data: Mer 25 aprile 2018 alle 09:42 / Fonte: Repubblica
Autore: BN Redazione
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