Il presidente Joey Saputo conclude la lunga chiacchierata con la Gazzetta dello Sport parlando dello stadio: "Si chiamerà sem­pre e solo Dal­ l’Ara: il naming­ rights non è nel nostro busi­ness­ plan e soprattutto per rispetto del nome e della sto­ria lo stadio sarà sempre Re­nato Dall’Ara. Gli inve­stimenti che vanno fatti sugli stadi fanno parte di uno svilup­po molto importante. E l’hospi­tality ha il suo peso: ora qualcu­no pensa che sia meglio stare a casa piuttosto che andare allo stadio, ma io devo arrivare a far stare meglio le famiglie allo sta­dio più che a casa. Ed è chiaro che la crescita della squadra è importante. Se è vero che potrei comprare la Fortitu­do basket? Ci avrei potuto pensare se ci fosse stata una sola squadra in città, per creare una Polisportiva stile Barça o Real. Ma essendo due no, non sarebbe stato giusto. L'incontro in Lega con Miccichè? Visti investimenti e investitori stranieri che entrano nel calcio italiano, mi piacerebbe che in Lega fossero più aperti ad ascol­tare. Non è una critica, ma cre­do ci voglia più apertura per ve­dere e magari cogliere cosa fan­ no le altre leghe. Non credo che oggi Bologna possa portare consigli alla Lega, ma il giorno in cui cambieremo mentalità e passo allora sì. Nella MLS c’è un Commissioner e si prendono decisioni per il bene della Lega tutta e non della squadra. Rifor­mare le cose in democrazia, di­ ritti­tv, salary­cap, marketing: lo sviluppo è lì".

Sezione: Rassegna stampa / Data: Ven 22 febbraio 2019 alle 10:22 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: BN Redazione
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