Nell'intervista alla Gazzetta dello Sport, Roberto Donadoni ripercorre infine i momenti trascorsi fino ad oggi sulla panchina del Bologna: "Sono stati due anni intensi, belli, importanti, positivi. Club e squadra stanno evolvendo insieme, poi ci sono momenti positivi e negativi. Nel campionato scorso, ad esempi, potevamo fare meglio, ma non eravamo ancora maturi. Insegnare uno schema non è così complicato, ma per eseguirlo serve la capacità di soffrire. E non è semplice tirarla fuori perchè si tratta di qualità innate: o le hai o non le hai. La Nazionale? Allenarla è l'ambizione più grande, ma scelsi di onorare l'impegno che avevo preso col Bologna. Il Milan? Si vede che non mi ha mai ritenuto all'altezza o ha pensato che altri fossero meglio di me. Dov'è la mia casa? Un pò ovunque, dove c'è la mia vita. Io sto bene dappertutto. Per me è casa anche il centro sportivo del Bologna".

Sezione: Rassegna stampa / Data: Ven 20 ottobre 2017 alle 12:43 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: BN Redazione
vedi letture
Print