Davide Fontolan, ex di Bologna e Genoa, in un'intervista al Corriere dello Sport svela i motivi per cui è uscito dal mondo del calcio e ricorda i tempi sotto le Due Torri: "Essere accostato a questo calcio è un disonore perchè già quando stavo per smettere di giocare, il calcio dei grandi cominciava a farmi schifo. Oggi alleno i ragazzi della Lainatese, loro sono spugne, sono limpidi, puri. Quello odierno ormai non è più uno sport, ci sono troppi interessi in ballo, è un'industria che tra l'altro va anche male. Sono una persona schietta, che dice sempre quello che pensa, di conseguenza sono scomodo. Ora se non sei politico o paraculo, stai a guadare. E per non rischiare mai di diventarlo ho deciso di scappare. Il litigio con Marocchi? Il vero motivo è che Marocchi andò in televisione a sparlare di me perchè avevo dichiarato che Mazzone era un grande allenatore ma che il suo Bologna non era una squadra tatticamente evoluta. A distanza di tanti anni chiedo scusa a Carletto. Il caso Ulivieri-Baggio? Ad Ulivieri dissi di farlo giocare perchè voleva mettere me al suo posto. Lo pregai di mandarmi in panchina altrimenti sarebbe scoppiato un casino. Poi il lunedì dissi a Baggio che aveva mancato di rispetto alla squadra non andando in ritiro e lui volle andar a tutti i costi a Casteldebole con me. Ho la sensazione che sapesse che c'era Striscia la Notizia e volesse far capire a tutti che la squadra era con lui. Domenica c'è Genoa-Bologna? Ah, bello, se il calcio dei grandi non mi facesse schifo andrei a Genova. Invece sarò in campo ad allenare i miei ragazzi, giochiamo in casa contro la Rhodese". 

Sezione: Rassegna stampa / Data: Sab 15 settembre 2018 alle 10:22 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: BN Redazione
vedi letture
Print