Antonio Cabrini conclude la sua intervista al Corriere dello Sport, chiedendosi qual era l'obiettivo che si era dato il Bologna a inizio stagione: "Perche me lo chiedo? Alla gente devi dire sempre la verità. Il traguardo era la salvezza? Bene, a quel punti devi far sapere a tutti che salvarsi è la massima aspirazione. Se fai investimenti per la salvezza, non puoi sperare poi di andare in Europa. Già il fatto di poter restare in serie A in quel caso diventa importante. Inzaghi? Immagino che qualche problema lo abbia, ma avendo cambiato sia il sistema di gioco che 5 o 6 calciatori gli va dato il tempo per trovare la quadra. Le altre emiliane stanno facendo meglio del Bologna? Mi rendo conto che il tifoso del Bologna accetti mal volentieri questa realtà, quando si aspetterebbe che la sua squadra fosse quanto meno la regina dell'Emilia Romagna. Ma i sette scudetti ormai sono acqua passata, ora contano i progetti che fai e le ambizioni che hai. C'è da dire un'altra cosa: a Ferrara, Sassuolo e Parma puoi lavorare con meno tensioni rispetto a Bologna, per la Spal la salvezza è una festa, per il Bologna è il traguardo minimo. Se da una parte il campionato è appena cominciato, da un'altra è vero che il Bologna si deve dare una mossa. Ecco, ora sarebbe importante la presenza di Saputo, perchè avvertire addosso l'occhio del padrone dà la scossa al calciatore".

Sezione: Rassegna stampa / Data: Ven 21 settembre 2018 alle 12:22 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: BN Redazione
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