Il giornalista,, scrittore e sceneggiatore Stefano Benni conclude l'intervista al Corriere di Bologna del fallimento del progetto di Saputo: "È ovvio che il progetto sia fallito. Il bolognese non pretende la Champions League ma se sei il decimo pubblico d’Italia per presenze vorresti vedere di più, invece al Dall’Ara non si vede giocare a calcio. Se ne dovrebbero andare tutti, certo: sarebbe un dovere morale e sportivo. Ma non accadrà. Il no di Verdi al Napoli unica emozione? Quello è un regalo che ci è arrivato da Simone: Saputo avrebbe dovuto ricompensarlo, vendere qualche mozzarella in più e spendere due soldi per dare uno spettacolo diverso. Sinceramente, visto cosa sta succedendo, mi viene il dubbio che o se ne stia per andare o stia per portare il Bologna in B e a quel punto forse andremo a vedere altro, il Parma appena promosso o il Mezzolara. Il pubblico di Bologna è meravigliosamente paziente, ma alla lunga a essere troppo pazienti si rischia di essere presi per coglioni. Spero che stavolta la tifoseria si faccia sentire in modo civile, visti anche i soldi che non sono stati spesi lo scorso anno. In particolare, mi auguro che la gente esprima il suo dissenso specialmente se Saputo ora decidesse di fare la cosa peggiore: continuare a non fare il presidente, come ha fatto finora, e confermare tutti i protagonisti, tecnico e dirigenti, di questa stagione. Penso che a volte basterebbe anche un po’ di sincerità e si potrebbe dire alla gente: “Signori, cercheremo di costruire una squadra decente che forse si salverà”. Invece si parla di progetto, di essere fieri della squadra e di tante altre cose: io fin qui nel Bologna un progetto non l’ho visto. Ho visto una presa per i fondelli". 

Sezione: Rassegna stampa / Data: Mar 22 maggio 2018 alle 12:42 / Fonte: Corriere di Bologna
Autore: BN Redazione
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