Dijks continua l'intervista al Resto del Carlino parlando di Inzaghi e di Bologna: "Inzaghi lo conoscevo di fama, ovviamente, ma mi ha sorpreso il modo in cui i tifosi lo hanno accolto, trattandolo come un vero idolo. In lui ho trovato un allenatore che parla con tutti e che ti mette subito a tuo agio. E una volta che imparerò l’italiano sarà tutto più facile. Cosa ho fatto quando ho saputo dell'interesse del Bologna a gennaio? Sono andato su ‘Google’ e ho digitato il nome della città e della squadra. E ho scoperto, ancor prima di arrivarci, che la città è bellissima e che la squadra ha alle spalle una storia gloriosa. Con l'italiano? Non sono ancora pronto per parlarlo. A maggio ad Amsterdam ho preso lezioni: quattro volte alla settimana. Mi sono trovato così bene con quell’insegnante che continuerò a prendere lezioni da qui, collegandomi via webcam. In ritiro Dzemaili, Nagy e Calabresi traducevano le parole di Inzaghi. Il mio idolo da bambino? Zlatan Ibrahimovic, che ha indossato la maglia dell’Ajax a inizio carriera. Anche perché da piccolo mi impiegavano da attaccante ed ero affascinato da quel ruolo: solo più tardi mi hanno spostato in difesa. L’Ajax che cosa rappresenta per me? Penso ai grandi maestri che ho avuto la fortuna di incontrare in quel club e da cui spero di aver preso qualcosa: da Frank De Boer a Edwin Van der Sar, da Marc Overmars a Dennis Bergkamp". 

Sezione: Rassegna stampa / Data: Mer 15 agosto 2018 alle 14:01 / Fonte: Resto del Carlino
Autore: BN Redazione
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