Sulle pagine del Resto del Carlino Franco Colomba ricorda Cesarino Cervellati, suo ex tecnico al Bologna sin dai tempi del settore giovanile: "Sapeva sdrammatizzare ogni situazione col sorriso. Le sue battute, da bolognese gioviale e arguto quale era, avevano sempre doppi e tripli sensi. Per noi giocatori era un padre, oltre che un allenatore. E comunque è stato un uomo che ha scelto come principale missione della sua vita il Bologna: e non l’ha mai tradito. A quattordici anni quando arrivavamo al campo ci frugava nei borsoni, annusava e cercava dappertutto tracce di sigarette. Era lui il secondo del Petisso, nel ’74, quando debuttai, insieme a Pecci, a Torino con la Juve. Tre anni dopo, nel ‘77, alla prima di campionato a San Siro ci guidò, da allenatore in prima, alla vittoria sull’Inter, grazie al gol di De Ponti. Da vice curava la tecnica individuale e gli capitava spesso di occuparsi di noi giovani, che la domenica stavamo a sedere: aveva sempre un’attenzione particolare. Ma la cosa più particolare era l’intensità con cui viveva sconfitte e vittorie: da bolognese autentico sentiva più di tutti il peso di quella maglia". 

Sezione: Rassegna stampa / Data: Dom 15 aprile 2018 alle 09:22 / Fonte: Resto del Carlino
Autore: BN Redazione
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