Nell’intervista rilasciata al Resto del Carlino, Massimo Ambrosini si è poi soffermato a parlare di Mattia Destro e delle differenze tra i suoi ex compagni di squadra Donadoni e Gattuso: "Se Palacio è la chiave del ritorno al gol di Destro? Magari un po’ lo sta aiutando, ma io credo che molto dipenda da Mattia. Non ho mai dato molto valore agli aiuti che ti arrivano dall’esterno, se non sei tu in prima persona a metterci quello che serve non bastano mai. Se Destro è cresciuto, è giusto riconoscere che i meriti sono suoi. Poi è chiaro che una persona intelligente e ambiziosa come Palacio può avere un effetto di traino. Donadoni e Gattuso diversi? E’ vero. Io a Roberto sarò sempre riconoscente per quello che ha fatto per me soprattutto quando era ct della Nazionale. Come compagno l’ho avuto quando ero agli inizi, e poi quando è tornato dopo l’esperienza negli Stati Uniti. Lui e Ringhio sono due persone di elevate qualità morali, anche se come carattere sono completamente agli antipodi. Roberto ha già più anni di esperienza alle spalle, di Rino non si può ancora dire che abbia potuto far vedere che allenatore potrà diventare. Sicuramente sarà un tipo di tecnico che somiglia al suo carattere, ma bisogna dargli il tempo di dimostrare le sue qualità”.

Sezione: Rassegna stampa / Data: Gio 07 dicembre 2017 alle 12:42 / Fonte: Resto del Carlino
Autore: BN Redazione
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