La conferenza stampa di Inzaghi è stata divertente, stimolante. Lui pirotecnico nonostante abbia giocato (quasi) sempre in difesa sugli equilibri tecnici della prossima stagione. Più grigi e prevedibili Bigon e Fenucci, ma d'altra parte sono diversi i ruoli, soprattutto è diverso l'impatto mediatico. 

Sostiene Leo Vicari che le parole del mister piacentino valgono 1000 abbonamenti. Se sarà così simile a Ulivieri e Maifredi nell'approccio, sarebbe bello che lo fosse anche nei risultati. E in ogni modo lo aspettiamo alle Feste dell'Unità, alle sagre, ai dibattiti pubblici, perché no in tv. Insomma sarebbe piacevole ricostruire quel mood anni '80 che non era più calcio in bianco e nero ma non ancora show business (spesso, poco show e zero business. Per esempio qui...). Inzaghi intanto ha appreso la lezione di Tacopina su come si vellica lo spirito petroniano. Dopo anni di secchiate di acqua gelida su propositi e ambizioni, altro che fire and desire, ecco uno che sembra avercelo davvero il fuoco. E pare proprio tenerci. Di sicuro Bigon e Fenucci lo hanno catechizzato su obiettivi, valorizzazioni, considerazione qualitativa della rosa. Come alunno si è molto ben gestito, merita un bel voto.

Il resto dipenderà certamente molto dalla piazza ma ancora di più dal club. Per il momento si sta vendendo a man bassa ma verrà anche il momento in cui, auspicabilmente, si comprerà. e se le parole di Fenucci hanno un senso, beh forse arriva anche qualcuno per cui vale la pena accantonare un tesoretto dato l'ingaggio alto. E il valore, si ipotizza, corrispondente. Attendiamo fiduciosi. Se l'atteggiamento fosse diverso si rischierebbe parecchio, non è il caso. 

Il Pippo rossoblu non ha dato solo indicazioni comportamentali (i suoi dettami sembrano escludere categoricamente i ciondolamenti classici di Destro: poi vedremo), ma anche qualche dritta di ordine tecnica. Gradisce il metodista, il vice Pulgar sarà Nagy (posso esprimere tutte le perplessità del mondo, comunque in bocca al lupo), e al 3-5-2 verrà alternato il ben più offensivo 3-4-3. Guarda un po', lo schema che fece felice Ulivieri l'anno di Baggio: sacrificato il pretoriano Bergamo, i lampi di regia vennero affidati al duo di esterni delle meraviglie: il Divin Codino e il quasi altrettanto bravo Igor Kolyvanov. Il terrore, per gli avversari, correva sulle fasce. 

Le 6 domande della redazione al completo del Pallone Gonfiato hanno, di fatto, monopolizzato la conferenza stampa. Inzaghi si sarà fatta l'idea che siamo dei bei martelli. Assomiglieremo a lui.

Sezione: Director's cut / Data: Sab 16 giugno 2018 alle 09:00
Autore: Alberto Bortolotti
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