Volevo subito partire dall'alibi, e cioè mi pare logico pensare che nessun calcio di rigore a favore del Bologna (in fondo anche uno contro è veramente poco) non abbia senso. E non mi riferisco tanto alla gara con il Sassuolo, ma è un discorso generale, cioè io credo che il rigore sia un fatto dovuto, quando c'è, e anche un fatto spettacolare. Quindi diamoli, i penalty. Fischiare troppo è sbagliato e "antico", fischiare troppo poco speriamo venga risolto dalla VAR.
Poi andiamo ai numeri. 3 punti in 4 partite, 1 solo gol veramente su azione (Destro, non a caso, a San Siro), 2 da calcio di punizione, direttamente o indirettamente, 4 subiti, vittorie, finora, solo contro squadra di fascia medio-bassa (Crotone, Cagliari - vero, hanno più punti di noi -, Samp). Ultima vittoria il 21 settembre (toh, un mercoledì...).
Insomma, finora il Bologna ha i punti che merita. Se giochi (per quanto bene) al massimo 60/70' a partita è chiaro che più di tanto non puoi fare.
Ma è rimediabile questa lacuna? Rubo qualche considerazione sentita qua e là. Probabilmente il desiderio congiunto di staff e dirigenti di partire forte ha condizionato, il che poi implica il dover rifiatare. Intanto c'è un uso della rosa un po' limitato, vuoi per infortuni, vuoi per scarsa fiducia.
Questo ti impone di avere scarsissime rotazioni in mezzo, per esempio, quando di Rizzo non ti fidi, Viviani non è pronto (e siamo a un quarto di campionato...) e Donsah gioca troppo a intermittenza per poterci contare veramente. Così sei costretto a spremere Nagy fino all'ubriacatura e Taider che quando tira (5 volte, contro i ceramisti!) non vede la porta. Paradossalmente, se continua così, a gennaio devi mollare chi ti pare inutile e prendere in mezzo uno potabile. E dire che il centrocampo sembrava perfino troppo affollato...
Proprio in mezzo ha l'unico di età "giusta", La squadra o presenta degli under, che possono sbandare (bisogna anche dare loro il tempo di sbagliare e migliorare) o degli over che si cuociono. A parte Dzemaili, perfetto come maturità agonistica, sul resto non puoi fare tanto affidamento. Stupirsi perchè nel finale si va in bambola è un po' da ingenui.
Non bisognerebbe accontentarsi - se si vuole crescere...-, ma mi pare che, complessivamente, club, gente, stampa e anche team siano felici del famoso stato mentale che definirei "il ripieno del tortellino", ovvero stare lì, dentro la sfoglia, senza bruciarsi con il brodo e senza rischiare molto, compiaciuti della dosatura di scanello, mortadella, pepe e noce moscata. Se poi in cottura qualcosa si sfalda, pazienza, un giro sotto i portici e passa tutto.
Così i temi tipo "abbiamo dei bravi giovani" (vero!), "giochiamo un calcio spettacolare" (vero, limitatamente a un pezzo di partita), "siamo sfortunati e un po' perseguitati" (vero in parte) sono prevalenti, per non dire esaustivi in toto. Il risultato, in fondo, è un optional (e rischi verso il basso se ne corrono zero). Poi ci dicono "come siete simpatici" e ci sistemano. Chi vince, di solito, è molto antipatico.
Per cui, figuratevi se mi metto a criticare i gol sbagliati da Torosidis (che tira alla perfezione, ma un po' sbilanciato) e Krejci. Anche perchè chi non fa non falla. Preferisco, prima dell'affondo finale, elogiare Donadoni per avere riproposto Masina che ha, complessivamente, giocato una signora partita. Delle due, i centrali (e il portiere)....
Ecco, volevo alla fine proporre un referendum (originale!). "Vuoi tu, tifoso bolognese, abolire la regola per cui si gioca solo con il 4-3-3?". Attendendo la risposta di D'Alema, preziosissima, io faccio solo notare che Di Francesco stava per vincerla avendo cambiato modulo. Se davo dello zuccone a Pioli che non schierava assieme Perez e Mudi (solo dopo gennaio), perchè non debbo pensare la stessa cosa di un tecnico che non mi propone mai una variante tattica?

Sezione: Director's cut / Data: Lun 24 ottobre 2016 alle 09:00
Autore: Alberto Bortolotti
vedi letture
Print