Se il Ministro Lotti riesce, nonostante il "fuoco amico" e il progressivo dissolvimento di una già fragile maggioranza (e nessuno schieramento candidato a vincere davvero le elezioni, comincio a pensare che tutti vogliano perderle un po', cambiare il paese è impossibile), a cambiare la ripartizione dei diritti tv nel calcio, come ha annunciato, potrebbe essere soprannominato Mandrake: solo lui forse, potrebbe far digerire alle grandi l'indigesta pietanza fatta di un calo degli introiti. A Joey Saputo saranno brillati gli occhi ma occorre per fare ciò più tempo di quanto serva per risistemare l'annosa questione stadio.

Intanto il Carlino ci informa che slittano ulteriormente i tempi per il Cierrebi. Detto che sulla sua nuova configurazione c'erano già diverse società sportive bolognesi di primo livello che si spartivano gli spazi (il campo centrale sarebbe stato coperto, generando spazi per sport al chiuso), forse non è un male che su questo pezzo del progetto ci si prenda altro tempo per riflettere: in ogni caso resta sempre pendente la costruzione di un nuovo supermercato in un'area già congestionata, e forse questa operazione non è più strategica per tutto il resto.   

Quanto alla zona in cui edificare lo "stadio provvisorio" quando finalmente potranno incominciare i lavori al Dall'Ara, spunta anche il Torreverde, il centro sportivo al Trebbo di Reno che dovrebbe diventare la casa della Fortitudo. Di spazio ce n'è a iosa, forse mancano i collegamenti con il centro città. Se l'ipotesi prendesse corpo, si potrebbe anche pensare di fare lì il nuovo palazzetto a impronta biancoblù invocato in televisione da Pavani poche sere fa.   

A dicembre il Bologna è stato vicino a cambiare - in parte - padrone. Lo dice Gallazzi, neo proprietario del Grifone, ma di nascita e fede rossoblù petroniana, e Di Vaio si affretta a precisare "mai sentito". Se il club si è affrettato a precisare i contorni dell'affaire svelato da Corriere e Repubblica (in sintesi: esposizione pubblicitaria non commisurata alle entrate nelle casse societarie, aziende esterne dedite alla raccolta "vicine" a membri del cda di Saputo. circostanza questa su cui gli interessati sono andati su tutte le furie ma un po' di chiarezza è comunque dovuta), e non è uscita una parola sulla trattativa raccontata a QN dal bolognese che ha acquisito il Genoa, i casi sono due. O Saputo (o Fenucci) lo hanno stoppato ed è una buona notizia, oppure trattasi di una bugia. Se Gallazzi farà strada nel pallone avrà modo di specializzarsi anche in quella materia.

Sezione: Director's cut / Data: Sab 22 luglio 2017 alle 09:00
Autore: Alberto Bortolotti
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